RANGDA, Formerly Extinct

Formerly Extinct

Il primo Rangda non era poi questa gran cosa. Si direbbe aver sofferto della classica malattia da supergruppo. Vaccino alla mano, in Formerly Extinct tutto quadra e diviene un grande piacere ascoltare Ben Chasny, Richard Bishop e Chris Corsano, impegnati a divertirsi (si sente, eccome) sfogando turbe elettriche ad alto tasso di godimento. L’impianto improv del tutto tiene, nonostante d’improvvisazione vera e propria, molto probabilmente, non ce ne sia così tanta. Si avverte la volontà di raccogliere le sensazioni dell’impatto live in un minimo di strutture e scheletri di genere e, forse, la riuscita del disco sta proprio in questo. Di questi tempi, poi, dischi in cui le cavolo di chitarre siano al centro di ogni discorso, sono rari e manco tanto riusciti, per cui la sequenza “The Vault”/”Silver Nile” risveglia ardori sopiti, nonostante neanche una nota abbia la forza personale dei progetti del trio e si tratti di un classico alternarsi di movimento con dilatazioni und crescendo da raga occidentale. Ma sono anche efficaci il cambio di passo math con “Plugged Nickel”, l’apocalisse noise in piccolo “Majnun”, la deliziosa placidità “Goodbye Mr. Gentry”, la torva circolarità di “Tres Hambres” e la circospezione cinetica di “Night Porter”. Rivitalizzante.

Tracklist

01.Idol’s Eye
02.The Vault
03.Silver Nile
04.Plugged Nickel
05.Majnun
06.Goodbye Mr. Gentry
07.Tres Hambres
08.Night Porter