ORNAMENTS, Drama

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La figura di Prometeo incatenato a una roccia e vittima di un’aquila che gli mangia il fegato per aver donato il fuoco agli uomini è una delle immagini mitologiche più forti e toccanti, in sé incarna l’idea della ribellione, del dono e della possibilità per gli uomini di sfuggire al giogo del volere divino per conseguire l’autodeterminazione. Su quest’immagine si basa il concept di Drama degli Ornaments, un viaggio iniziatico fatto di crescendo emotivi e lunghe suite strumentali (in un paio di episodi troviamo anche la voce di Lili Refrain, altro ospite presente è Daniele Rossi, che contribuisce col violoncello). Visto il tema, l’intero album si basa su composizioni dal forte valore icastico, quasi si trattasse del commento musicale a un film muto, proprio perché ogni traccia porta con sé emozioni, aromi e colori, in breve si proietta fuori dal pentagramma per  dar vita ad una vera e propria scena animata, come in una tragedia greca. Tra suoni espansi e riff potenti, aperture ricche di suggestioni e improvvise impennate (senza dimenticare l’apporto vocale che dona pathos e trasporta l’ascoltatore lungo “Oceano” e “Aeternal”) gli Ornaments hanno messo in scena un’opera tanto ambiziosa quanto convincente, in cui le radici postcore si bagnano nella psichedelia e nella ricerca di strutture sonore complesse ma non per questo meno incisive. Drama, infatti, è un disco passionale e vivo, lontano anni luce dal manierismo e dall’auto-compiacimento, soprattutto non è chiuso in se stesso ma vuole coinvolgere e comunicare, cerca di suscitare sensazioni e non si limita a farsi ammirare.

In breve, non c’è la sensazione di trovarsi di fronte a un lavoro patinato e compiaciuto, perché le dinamiche e la ricchezza delle trame non risultano mai fini a loro stesse o svincolate dalla storia, in un percorso di sofferenza e riscatto per trovare una catarsi inevitabile come da insegnamenti dei classici, quegli stessi da cui il tutto prende le mosse e da cui non può che trarre le proprie coordinate e i propri punti di riferimento. Del resto, che questi signori avessero parecchie frecce al proprio arco si era ormai abbondantemente capito. Altro giro, altro centro.

Tracklist

01. Efesto
02. Prometheus
03. Oceano
04. Ermes
05. Aeternal
06. Suneidesis
07. Io
08. Zeus

A oggi lo streaming del disco è ospitato da Rumore.