NIGHT GAUNT, Jupiter’s Fall

Torna una band sulla quale abbiamo già avuto modo di soffermarci: i devoti del doom Night Gaunt, questa volta alle prese con un sette pollici che ne conferma appieno le potenzialità e sottolinea il riuscito mix tra le varianti più epiche/metalliche del genere (soprattutto grazie al pathos che sanno trasmettere le vocals e le linee di chitarra) e le atmosfere più oscure – per non dire morbose – che non possono non chiamare in causa Hellhammer/Celtic Frost. Questo si avverte con particolar forza nella seconda parte di “Penance”, dove il lato più malato della formazione esce con prepotenza dai solchi e guarda dritto negli occhi proprio l’immaginario caro agli svizzeri, prima di rituffarsi nei giri ossianici che ne permeavano l’incipit. Non di rado si intravede l’amore per la prima ondata metal britannica, seppure le ritmiche non accelerino mai oltre il livello di guardia, più che altro si tratta di un sentire nella scelta di certi suoni e nel modo in cui gli stessi vengono riletti alla luce della personalità della band, una sorta di retrogusto avvertibile nel riffing e in una pulsione al crescendo su “Jupiter’s Fall”, brano in cui la componente epica e nostalgica risalta maggiormente, a donare un’evidente spinta ascensionale al tutto. Questo dualismo, quasi una contrapposizione tra malinconia e disperazione, pena e dolore cieco, permette all’ascoltatore di apprezzare le diverse sfaccettature della band in quello che si presenta come un perfetto appetizer per le prossime mosse sulla lunga distanza. Cura il tutto la canadese Temple of Misery Records, etichetta legata ai Cauchemar, cui i Night Gaunt faranno da spalla per le date italiane del tour ad ottobre.

Tracklist

01. Jupiter’s Fall
02. Penance