MORBOSIDAD, Tortura

Morbosidad

Ennesimo anno impegnativo per Yosuke Konishi, proprietario della NWN! Productions, fondata in California ben tredici anni fa. Dopo il bel colpo del box targato Order From Chaos, esce il terzo ep della band, all’interno della quale oggi c’è il solo cantante Tomas ad aver fatto parte anche della formazione originale. “Squadra che vince non si cambia” diceva il grande Vujadin Boškov ma, alla faccia degli aforismi, con le tre new-entry la macchina Morbosidad è tornata più malvagia che mai. Gli assalti iniziali dei brani definiscono da subito una maggior dedizione al death metal rispetto alle precedenti release: abbiamo soluzioni che di volta in volta ricordano i Krisiun, i primi Death e i canadesi Blasphemy. Tortura riesce nel difficile compito di porre un punto fermo importante nella carriera dei californiani, perché da oggi in poi possiamo aspettarci un ulteriore cambiamento oppure un’involuzione. Facile che anche quest’ultima cosa accada, visto che Tomas e soci fanno parte da molto tempo dell’underground, e la tentazione di tornare alle origini è sempre forte. La presenza di Chris Reifert sul finale richiamerà ancor di più l’attenzione su un disco che farà apprezzare i Morbosidad anche a chi non li sopporta proprio: questa, a ogni modo, è la loro prima release ad avere un sound massiccio e cristallino allo stesso tempo. Sono ancora più convinto che molte volte gli album di breve durata abbiano una marcia in più rispetto ad altri che si esprimono in tempi più lunghi.