MIKE ARMINE, Verse & The Cleansing Undertones of Wake/Lift

Verse & The Cleansing Undertones of Wake/Lift

Mike Armine è il front-man dei Rosetta, una band che – per intenderci – appartiene a quel filone post-metal idealmente capeggiato dagli Isis, coi quali in effetti c’è più di una parentela. Si occupa non solo della voce, ma anche dell’effettistica. È inevitabile che, visto chi influenza artisticamente questi musicisti (Broadrick, ad esempio, gli stessi Neurosis…), ci sia la tentazione di esprimersi anche in chiave ambient, industrial e noise, sfogando così il proprio desiderio di sperimentare con qualcosa che metta alla prova i fan quanto ad apertura mentale, anche se ormai tutti danno per scontata l’esistenza di side project di questo tipo. Gli album qui sono due, Verse più una versione di The Cleansing Undertones Of Wake/Lift, che era stato pubblicato cinque anni fa assieme a Wake/Lift della band madre. Non c’è molto materiale su cui documentarsi, ma l’idea è che Mike campioni pezzi dei Rosetta e ci costruisca le proprie sezioni ritmiche e le proprie “texture”, dando vita a tracce del tutto autonome dalle loro sorgenti, come trasfigurate. La parte percussiva, però, appare semplicemente giustapposta, mentre quella ambientale finisce per sembrare una copia dei vari Aidan Baker, Tim Hecker e compagnia dronante. Certo, in questi casi è forse più soggettivo che in altri, ma pare proprio mancare una qualsiasi componente emozionale, come se la cosa fosse stata fatta giocando con l’effettistica già a disposizione dei Rosetta. Non imprescindibile.

Tracklist

01. Optical Electronics
02. Photodiode
03. Carson’s Theorem
04. Friis’ Formula
05. Adorno Pattern
06. Hegel Pattern
07. Non-Place Of The Body
08. Non-Place Of Desire
09. Untitled 1
10. Untitled 2
11. Untitled 3
12. Untitled 4