MEMORYHOUSE, The Slideshow Effect

The Slideshow Effect

L’esordio è avvenuto nel 2011 con l’ep The Years e ora è il turno della lunga distanza per il duo Evan Abeele e Denise Nouvion. Nome di battaglia preso in prestito da un disco di Max Richter, ma con il tedesco c’entrano poco. Il titolo del disco, così come “Little Expressionless Anima”, potrebbe poi anche ingannare e far pensare all’ennesimo progetto legato al mondo dell’hauntologia. È vero solo in parte, in quanto il territorio d’espressione reale è quello del dream pop à la Mazzy Star o Galaxie 500, ma – per fortuna – da “All Our Wonder” in poi, i Memoryhouse dispiegano le loro anime e le fondono in pezzi tra folk estatico (empatia a mille in “Bonfire” o nell’eterea torch song “Kinds Of Light”) e nebbie shoegaze, dal forte impatto emotivo  grazie alla voce angelica di Denise e alla capacità di Evan di trovare sempre il “vestito giusto” per tutto. Un po’ come dei Low non “intaccati” da depressioni di sorta, i due non sbagliano né un passaggio né un fraseggio e riescono a portare a casa il risultato e un esordio carico di potenzialità e sentimento, benedetto da quella semplicità esecutiva e di scrittura così facile da chiamare in causa, ma così difficile da ottenere davvero. Delizioso e delicato.

Tracklist

01. Little Expressionless Animals
02. The Kids Were Wrong
03. All Our Wonder
04. Punctum
05. Heirloom
06. Bonfire
07. Pale Blue
08. Walk With Me
09. Kinds of Light
10. Old Haunts