In Circolo dieci anni dopo

Perturbazione

Provaci tu…

Poco più di dieci anni fa usciva In Circolo, secondo (o terzo, a seconda delle edizioni considerate) lavoro dei Perturbazione. Il primo completamente in italiano, più di 8000 copie vendute e il video di “Agosto” in heavy rotation: avevamo trovato i nostri Belle & Sebastian, così come un grande disco di indie-pop, con una personalità talmente spiccata da riorganizzare il karma dell’universo musicale italico. Poco meno di qualche mese fa, In Circolo si è ripresentato tra gli scaffali dei negozi (on e off line) in forma di riedizione celebrativa ma necessaria, perché la prima ormai è esaurita. Inevitabili la rimasterizzazione e l’arricchimento mediante una raccolta aggiuntiva (Fuori Dal Giro), composta da b-side, rarità, cover, inediti, out-takes e una piccola “incursione esterna”. Non si tratta del classico fondo del barile, è il giusto completamento di un disco il cui valore resiste e resisterà. Alle vicende legate alle registrazioni di In Circolo e al materiale aggiuntivo è dedicato ampio spazio nel booklet, cui si rimanda per soddisfare ogni curiosità. Quest’articolo mette in risalto che oggi ci si ritrova a discorrere di anniversari e festeggiamenti, ma nel periodo precedente l’incubazione di Del Nostro Tempo Rubato (2010 su Santeria) il rischio che i Perturbazione sparissero del tutto è stato reale, senza che ci fosse molta gente a piangerli, a dimostrazione di quanto poco umana possa troppo spesso rivelarsi l’umanità.

Il giro fortissimo

E dire che Canzoni Allo Specchio (2005) era stato un disco ricco di suggestioni, declinate dalla peculiare chimica generata dalle chitarre di Gigi Giancursi e Cristiano Lo Mele, dai testi più che emotivi di Tommaso Cerasuolo e dalle strutture ritmiche di Rossano Antonio Lo Mele e Stefano Milano (fino a poco tempo fa, dal 2008 c’è Alex Baracco). Senza dimenticare il raccordo del violoncello di Elena Diana, alveo ed elemento di spicco di ogni brano, non solo un particolare in più, bensì qualcosa di fondamentale per l’empatia dei pezzi. Per quest’album s’era rivelata altrettanto fondamentale la produzione artistica di Paolo Benvegnù, da sempre fan dei Perturbazione, che metteva in risalto la capacità gentile e umbratile del gruppo di mostrare – anche nei momenti di maggiore leggerezza e ironia – le ferite aperte in ogni animo, ad esempio in pezzi come “Cuorum” (da In Circolo), “Se Mi Scrivi” (da Canzoni Allo Specchio) o “Battiti Per Minuto” (da Pianissimo Fortissimo). Poi la storiaccia della Mescal, il passaggio alla defunta EMI e Pianissimo Fortissimo, disco meno omogeneo degli altri (appare di più come una raccolta di canzoni), molto amato dal gruppo, tanto quanto ha profondamente odiato l’inesistente promozione offerta all’epoca dalla EMI, come mi raccontava Stefano Milano in un’intervista. È per fortuna rimasta “fortissima” la voglia di esprimere nel modo migliore emozioni tramite un dialogo sempre sincero e spontaneo, considerando la sensibilità un valore fondamentale dell’essere umani.

In Circolo 2011

Il tempo ripreso

Al di là di mille progetti paralleli e di mille ripensamenti e tentazioni sul mandare tutto a ramengo, è arrivato nel 2010 Del Nostro Tempo Rubato, testimonianza della volontà di non mollare, nonostante “le rughe sulla faccia”, nonostante “non sia la fatica, ma lo spreco a far imbestialire” e il desiderio manifesto di voler cambiare tutto. E allora ben vengano i festeggiamenti per In Circolo, così come è piacevole ritrovare se stessi per l’ennesima volta nei palpiti di “Arrivederci, Addio” o di “Per Te Che Non Ho Conosciuto”, sorridere a denti stretti dell’amarezza di fondo de “Il Senso Della Vite”, abbracciare il vuoto per resistervi di “Quando Si Fa Buio” e “Senza Una Scusa”. Di Belle & Sebastian italiani si scriveva poco su… in Fuori Dal Giro è presente anche la cover di “Get Me Away From Here I’m Dying”, registrato per una compilation tributo al gruppo di Stuart Murdoch. Il testo è splendido e migliore dell’originale. È che Tommaso e compagnia sanno cos’è la vita di tutti i giorni, “questo tempo isterico”, e sanno anche di possedere una voce che li contraddistingue sul serio. Uno dei capitoli più importanti della musica italiana degli ultimi dieci anni, quindi, nonostante il tempo rubato, ancora in circolo. Dato che le celebrazioni stanno proseguendo in un neverending tour, se capitano dalle vostre parti “circolate” anche voi.