IIVII, Colony

IIVII, Colony

Josh Graham è incredibile, quantomeno inesauribile. Lo abbiamo intervistato, quindi non sto a ripetere le decine di nomi di band che chiedono il suo intervento sul loro immaginario, così come non mi dilungo sugli A Storm Of Light. Non sono sicuro di essere in sintonia con alcuni dei suoi lavori come grafico, perché certe volte è davvero troppo iperrealista (ma in altri casi, come questo ad esempio, potrei studiarmi l’artwork per ore), mentre mi trovo abbastanza a mio agio con il sound (sia quello vecchio, sia quello nuovo più ministryano) della sua band, che ho visto anche dal vivo, e con ancora maggior sorpresa. Sono certo, invece, che sia un artista col quale si debbano fare i conti.

Questo mese presenta – anche dal vivo in Europa – il suo progetto solista “ambient fiction” (così lo definisce) IIVII, in buona sostanza uno score parecchio hollywoodiano per un film immaginario riguardante una colonia spaziale (dicono vicina a Saturno, ma nella tracklist si fa riferimento anche al terrificante buco nero Markarian 335). Josh si serve di sintetizzatori digitali e analogici, chitarre (piegate in chiave ambient), nastri e altro (direi software, Josh…) e dà vita a un disco cristallino, lucidato perfettamente come le immagini che lo corredano. Ne esce qualcosa di classicissimo, nel senso che sono chiari i riferimenti all’elettronica primigenia che Graham (nato nel 1974) ha di certo vissuto con la stessa meraviglia della sua generazione, ai quali s’aggiungono tocchi di piano, a tratti commoventi, che deve aver imparato o da Harold Budd o da Arvo Pärt, ma anche, talvolta, con la massa che sa generare uno che viene da generi ben più estremi, sempre però senza smettere di darci quella sensazione di avere tutto sotto controllo, compreso il respiro del protagonista della copertina.

Josh riesce a rimanere essenziale, ma non annoia mai, trovando sempre il modo di aggiungere qualche elemento diverso man mano che i pezzi vanno avanti. Forse a questo disco manca solo qualche imprevisto, ma chi se ne frega per ‘sta volta.

Al momento Colony è in streaming completo su Fact. Qui sotto c’è “On the Shores of Markarian 335”.