IANNIS XENAKIS, La Légende D’Eer

xenakis

La coraggiosa etichetta tedesca Karlrecords si prende l’onere (e l’onore) di pubblicare questo lavoro ormai storico del compositore romeno-francese di origini greche (fuggì da Atene per via dell’occupazione nazista). La Légende D’Eer rientra nella serie “Perihel” ideata da Reinhold Friedl degli Zeitkratzer (il primo titolo vedeva come protagonista il francese Guy Reibel): si attinge direttamente alla versione originale registrata su otto piste, presentata dal compositore agli storici Ferienkurse di Darmstadt nel lontano agosto del 1978. Viene data una verniciata di fresco grazie a un nuovo artwork, a specifiche note di accompagnamento, con l’opportuno avvallo della famiglia Xenakis, il mix di Martin Wurmnest e il mastering del solito Rashad Becker. Insomma, il gioco è fatto, in pratica è la prima volta che viene pubblicata su vinile. Ovvio che chi è addentro a tutta la ribollente e complessa storia del Novecento conoscerà bene la composizione ivi presente, ma è legittimo trovare nuovi ascoltatori che possano apprezzare questo tipo di musiche ieratiche e spettrali, solo all’apparenza seriose, in realtà espressione di un periodo piuttosto determinante per molte musiche di oggi (in particolare quelle più “rumorose”). Non voglio scrivere che “prima era meglio”, ma questi suoni “spaziali”, a distanza di quasi quarant’anni, risultano ancora fortemente avvolgenti e abrasivi, figuriamoci a quei tempi… L’ascolto quindi risulta sempre appagante e certamente impegnativo; per paradosso defatigante, come quando ti sei concesso una lunga corsa e sei soddisfatto dei chilometri percorsi, e ti senti quasi sollevato per avere avuto la forza e il coraggio di avere attraversato queste minacciose “porte del male”.