HYSM?DUO, All Impossible Worlds

hysm1

Jacopo Fiore e Stefano Spataro tornano con questo All Impossible Worlds a incendiare orecchie e palchi. Fieri del loro ripescaggio tra gli scarti del noise di marca Novanta – ma mai troppo compromessi con esso, visto che si prendono la briga di inserire imprendibili parti jazzate – provano a dare nuova forma a quei canoni con una naturalità che ancora oggi sorprende, ma converrete col sottoscritto che di album del genere ne sono usciti tanti, vero? Eppure, quando ascolti una “First And Second Hypothesis” un po’ ti commuovi lo stesso, ben sapendo, va ribadito, che stai sentendo un aggiornamento di certe uscite Touch And Go e Skin Graft (come in “Green Flesh”, per dire), solo che il duo ha quella propensione alla melodia che è peculiarità tutta mediterranea. Il secondo lato accende micce ancor più potenti con l’articolato fuoco incrociato di “I Want To Hug Everything”, dove si dà notevole prova di perizia strumentale, avallata ancor di più dalle svisate “avant-prog” della finale “Death And Dreams” dove, oltre a fare le dovute scintille, appare, non a caso, pure il sax di Andrea Caprara (Jealousy Party, Squarcicatrici). E il cerchio si chiude degnamente.