HUNDREDS, Variations

Variations

Non è il secondo disco degli Hundreds. In realtà Philipp ed Eva sono quasi del tutto assenti, dato che Variations è un “tributo” da parte di amici e ospiti speciali, che reinterpretano i pezzi che preferiscono del loro debutto. Ciò che rende curioso il tutto è che, nella diversità di resa di ogni pezzo, le “cover” acquisiscono quella sostanza che difettava alle versioni originali, rendendo Variations migliore di Hundreds e sicuramente più composito. Il songwriting del duo qui viene costretto a esprimere al meglio il proprio potenziale e non so se tutto ciò può essere considerato positivo o un complimento. È un po’ come mostrare a una squadra dalle grandi capacità perché non riesce a sfruttarle davvero. “Song For A Sailor” by Monta, “Grab The Sunset” a opera degli Styrofoam, “Machine” secondo la cura Bodi Bill e, soprattutto, “Let’s Write The Streets” versione Get Well Soon sono l’ossatura di un disco che parte etereo e dal “tiro” ambient e si rivela un gran bel lavoro di indie-folk e indietronica, destrutturato e reso completo e più vivo di prima, grazie alle soluzioni d’arrangiamento e interpretative utilizzate da ognuno. Le canzoni, infatti, acquistano un respiro che non avevano, una compiutezza che stupisce. Magari è solo il caso di farne tesoro e impegnarsi di più. Se poi arriva un piccolo aiuto dagli amici, evidentemente non fa male. Curiosità per il prosieguo del progetto.

Tracklist

01. I Love My Harbour by Small Panthers
02. Fighter by Rue Royale
03. Song For A Sailor by Monta
04. Machine by Bodi Bill
05. Wait For My Racoon bySheahan Drive
06. Happy Virus by Phon.o
07. Grab The Sunset by Styrofoam
08. Little Heart by Einar Stray
09. Let’s Write The Streets by Get Well Soon
10. Solace by Touchy Mob