FRANCK VIGROUX, Rapport Sur Le Désordre

Questo disco di Franck Vigroux raccoglie (anche) una serie di brani utilizzati durante i suoi live show audio/video e ancora inediti. L’insieme non è affatto incoerente, perché Franck in questi anni ha sviluppato un’estetica ben precisa, affidandosi all’elettronica. Infatti, nonostante lo presentino sempre come experimental guitarist and composer, in Rapport Sur Le Désordre non c’è chitarra, come magari può sembrare, e lui ce lo conferma in sede d’intervista.

Il francese è capace di dar vita o a episodi estremamente abrasivi e devastanti, spinti da beat secchi, o a momenti di pausa cupi e atmosferici, sempre con un’aura fantascientifica a circondarli. Il rapporto di questi pezzi con il sound dei Pan Sonic e di Mika Vainio (con cui ha da poco fatto un disco) è dichiarato, ma Vigroux ha scavato e scavato finché non ha trovato una propria identità, come dimostrano anche le sue due collaborazioni con Reinhold Friedl. La sua è la rappresentazione della catastrofe: costruzioni che crollano, metropolitane che deragliano, metallo che si piega a causa del calore di un’esplosione. Non voglio “venderlo” come la novità assoluta, ma la sua efficacia è fuori discussione. Se ascoltate “elettronica radicale” (come direbbe lui), fate un salto sul sito della D’Autres Cordes.

Tracklist

01. Sun
02. Simulacres
03. Flesh
04. Ruines
05. Stadium
06. Élastique
07. Icône
08. Aucun Lieu