ET MORIEMUR, Ex Nihil In Nihilum

Meravigliosamente depresso e triste. Così mi piace descrivere Ex Nihil In Nihilum dei cechi Et Moriemur, un album bellissimo nella sua infinita mestizia, col quale questi musicisti si pongono domande sul senso della loro esistenza, scandagliando in profondità le loro anime.

Una voce ora growl, ora melodiosa e soffusa ci parla del suicidio (“Below”), dell’arroganza dell’uomo che pensa che il Creato sia esclusivamente suo e si comporta da tiranno, con la logica conclusione che prima o poi si auto distruggerà (“Nihil”), e cita Leopardi in “Dissolving”. Il tutto è giocato attraverso riff funeral doom languidi e lentissimi, ma in grado di produrre un muro di suono impenetrabile, come poi è la loro proposta musicale. La lunghissima (sedici minuti e mezzo) “Black Mountain” è un piccolo gioiello: qui la parte cantata si esaurisce ben presto, lasciado il posto ai violini, che ci portano in una dimensione onirica e grigia, nella quale dibatterci per trovare la pace (eterna).

Un album complicato, a tratti epico, a tratti rarefatto, a tratti terribilmente reale nel descrivere gli incubi dell’essere umano. Un grande gruppo, che supporta pure la causa animalista con frequenti donazioni ad enti benefici del suo Paese. Perché, forse, alla fine del tunnel una seppur flebile fiammella ancora resiste…

Nota a margine: album uscito nel 2014 per Solitude Productions e ristampato da Minotauro al termine del 2016.

Tracklist

A1. Sea Of Trees
A2. Dissolving
A3. Norwegian Mist
A4. Liebeslied
B1. Angst
B2. Nihil
B3. Black Mountain
B4. Below