ELEVATORS TO THE GRATEFUL SKY, Elevators To The Grateful Sky

Elevators To The Grateful Sky Ep

Hard-rock, musica dura come la roccia, costruita intorno a solidi riff di chitarra, voce potente e sezione ritmica a mo’ di spina dorsale a dare la spinta giusta al tutto. Non servirebbe altro per definire il parto di quest’interessante formazione originaria di Palermo. Almeno non sarebbe servito un tempo, prima della sbornia di etichette, definizioni, giochi di parole e voli pindarici, perché – ci si limitasse a quei due/tre generi originari (hard rock, heavy metal…)- sarebbe assai più complicato dare l’idea di un album e per scrivere di musica toccherebbe far salti mortali. Potremmo, allora, dire stoner, psych, desert-rock, ma la sostanza varia ben poco e soprattutto non rende giustizia a un lavoro costruito con sudore, passione e tanta voglia di cavalcare liberi gli strumenti, come un’orda che esce dagli amplificatori. L’omonimo ep realizzato come autoproduzione dai palermitani riassume perfettamente un sentire che ha saputo resistere al cambio di millennio e ha lasciato segni lungo quattro decenni, ma lo fa con la grinta e la foga tipica di questo periodo lontano dalle pulsioni da classifica e dai riflettori, senza il problema di sovrappopolazione dell’epoca d’oro dello stoner e per questo capace di graffiare l’ascoltatore come è giusto che accada. Ci si liberasse una volta per tutte dalle sovrastrutture e dagli inutili orpelli, Elevators To The Grateful Sky ambirebbe a conquistare un pubblico eterogeneo, dal metallaro al punk (energia, scelta dell’autoproduzione, cosa manca in fondo?), dal nostalgico dei Settanta a chi macina chilometri dopo chilometri e ha bisogno di un’adeguata colonna sonora, per non parlare dello studente ribelle, della casalinga annoiata e del professionista in crisi d’identità e con una voglia incontenibile di scappare dal grigiore della vita quotidiana. Ma siamo sulla Terra e, quindi, ci limitiamo a dire che si tratta di un energico e trascinante disco stoner, chi vuol capire capirà.

Tracklist

01. Technicolour Window
02. White Smoke
03. Electric Mountain
04. Cosmic Dust
05. Ganesha
06. Burned By A Million Quasars