DALTON, Come Stai?

DALTON, Come Stai?

I Dalton hanno le radici piantate in modo saldo nella storia dell’Oi! romano (Duap e Pinta Facile), ma da questa base di partenza hanno saputo costruire un percorso personale e in qualche modo slegato dai classici cliché del genere. Il linguaggio di Come Stai? è, infatti, arricchito da elementi inaspettati e imprevedibili come una forte venatura beat e più di un richiamo alla canzone popolare romana, il tutto messo al servizio di un album trascinante, coinvolgente e fresco, senza rinnegare un approccio retrò nei rimandi a linguaggi ormai distanti dalle luci della ribalta. La sensazione trasmessa da questo disco prodotto da Hellnation è quella di un’assoluta onestà intellettuale, di un lavoro che rifugge qualsiasi sofisticazione, per riversare sull’ascoltatore una sorta di diario di bordo in presa diretta, un racconto senza rete in cui il punk torna a guardare alle periferie e alle storie che vi si annidano, lontano dai riflettori e dalla necessità di assecondare qualche dogma da manuale del perfetto ribelle. Tanto distanti da quello che ci si aspetta, da finire per sfociare in una “Bambini” che richiama nel finale persino un’insospettabile Rino Gaetano, a dimostrare come nulla è prevedibile o scontato quando si ha a che fare con questa formazione. C’è, come già accennato, una inconfondibile romanità che finisce per marcare a fuoco la scrittura della band, che pure si concede all’inglese in un paio di episodi, quasi una rivendicazione di appartenenza senza per questo diventare posa o, peggio, maschera da commedia all’italiana. Soprattutto c’è moltissimo rock’n’roll irresistibile e scanzonato, di quello che fa ciondolare la testa a tempo e toglie ogni patina di seriosità, così da far imprimere immediatamente i brani in mente e fa arrivare fino in fondo senza rendersene conto. Se quanto detto finora non ha stuzzicato la vostra curiosità, potete tranquillamente passare oltre. In caso contrario il consiglio è quello di lasciare a casa ogni pregiudizio per tuffarsi nel mondo dei Dalton: il divertimento è assicurato.

Tracklist

01. Guarda Roma
02. Beato Te
03. Niente Paura
04. Si Che SI Può
05. Tuesday Morning
06. Caffè
07. Bring On The Lucie (freedapeople)
08. La Classe Operaia Resta All’Inferno
09. Incivile
10. Preti-Medicina-Lavoro-Italia
11. Skinhead
12. Bambini