COLLETTIVO UN INCOERENTE COME TANTI, Due

Due

Due è il parto completo del gruppo toscano. Dunque, dopo l’anteprima in forma di ep uscita la scorsa primavera (“Petrolio”), il lavoro conferma, e non smentisce, le premesse impegnate del progetto musicale dei tre ragazzi. Fatte salve la bontà e la coraggiosa onestà esplicativa dei musicisti, non mi pare di avvertire eclatanti evoluzioni stilistiche, in particolare nella base testuale (in parti uguali come da copione, intimista e legata alla società), mentre quella musicale sembra avere più di qualche freccia al suo arco, vedi la rabbia espositiva della convulsa “La Regola Muta” e le voci piene d’angoscia di “50 Ore” (tra l’altro quella di Monia Baldacci Balsamello somiglia tanto all’ugola di Angela Baraldi). Azzardo un’ipotesi: non ce li vedrei per niente male su di un palco sanremese, non senza prima aver fatto tappa anche al Premio Tenco. Questo solo per sottolineare una regola di fondo che i ragazzi sembrano seguire con chiare intenzioni: la canzone pop seriosa (a volte forse troppo) che va a braccetto con le parole, che non sono solo amore o senso di spaesamento post-adolescenziale.

Il disco è praticamente una scatola dove si inseriscono pezzi tutti più o meno simili nell’atmosfera (il profluvio di tastiere e la melodia di “Remake” suonano piuttosto interlocutori), con la parte finale che è la scaletta del lavoro precedente (la “Ballata Del Marinaio” si conferma invece un buon pezzo).

Detto tra noi: una proposta come la loro non è esattamente il mio pane quotidiano, ma per quello che ho potuto capire/apprezzare, confermo che possono farne ancora di strada.

Tracklist
01. Nelle Case Occupate
02. Memoria
03. Atelier 80
04. La Regola Muta
05. 50 Ore
06. PLF
07. Ballata Del Marinaio
8. Remake
9. A Passo Breve
10. 10 A.M.
11. Io Non Sono Qui
12. Petrolio
13. Getsemani
14. Giotto