CHILDREN OF TECHNOLOGY, Future Decay

Children Of Technology

I Children Of Technology tornano a farsi sentire con una nuova formazione – dentro Jex (Saturnine) e Borys (Barbarian) – e un album ancora più folle nel suo futurismo apocalittico targato anni Ottanta, un po’ Voi-Vod e molto Rogue Male quanto a iconografia. Anche dal punto di vista musicale non ci si sposta troppo da queste coordinate, ovvero un mischione crossover che vede tra i suoi padri putativi, oltre ai due gruppi appena citati, anche Venom, Motörhead, Discharge, ma soprattutto quel sottobosco metal che aveva tra i suoi alfieri Warfare, Tank, Onslaught, English Dogs (periodo crossover), Mace, Sacrilege e via a snocciolare nomi da vero e proprio Trivial Pursuit del metal. L’apertura del disco è affidata ad un’intro che richiama le atmosfere di “Blade Runner” e, in generale, tutto il lavoro respira di un mood da scenari post-apocalittici degni dei blockbuster sci-fi vecchio millennio, in primis “Terminator”, “Mad-Max” e “Fuga Da New York”. I riff nascono dall’incontro tra thrash e punk, con un retrogusto di metal martellante e anthemico che si ferma un attimo prima di diventare “cazzone”, la voce è roca e urticante (con tanto di “strilli” alla bisogna) come si conviene e la sezione ritmica martella a dovere. Future Decay è, detta in soldoni, un gran bel giro di giostra per amanti del giubbetto jeans senza maniche portato con disinvoltura sul chiodo e, finanche, del mullet alla Jim Lyttle (Rogue Male appunto): una creatura che a qualcuno potrà apparire persino fuori tempo massimo, ma che non mancherà di affascinare e convincere chi sappia riconoscere le molte citazioni e i molti ingredienti che si nascondono al suo interno, quasi si trattasse di un puzzle per intenditori, o meglio un replicante da mettere alla prova con il test della tartaruga rovesciata. Noi approviamo e muoviamo la testa a tempo.

Tracklist

01. Future Decay
02. Remembrance Day
03. Blackout
04. Hold Up Your Fuel
05. Eaten Dust Overload
06. Under The Ripping Storm
07. Last Sunshine Gleaming
08. Fear The Mohawk Reaper