CAROLINE & THE TREATS, Saturday Night, Rock & Roll

Saturday Night, Rock & Roll

Sarà che voleva provare qualcosa di nuovo, sarà che da quando c’è internet il suo settore è in crisi, sarà che il suo fidanzato è il chitarrista Morten Henriksen (leader della band power-pop Yum Yums), fatto sta che la bionda Caroline Andersen, sventolona di un metro e ottanta, la più celebre porno-star della Svezia, ha deciso di fondare una band. Si direbbe che i discendenti dei Vichinghi non brillino per fantasia e potrebbe sembrarci che, fra le innevate lande scandinave, il metal coi suoi sottogeneri (dal black fino al glam) regni incontrastato. C’è però una realtà meno nota, un vivace panorama che spazia dall’indie al punk, dal power pop al rock & roll. Caroline And The Treats, coi loro brani brevi, semplici, sparati à la Ramones, vanno a incanalarsi proprio in questo ultimo filone, rivelando una certa attitudine punkettara in stile The Devil Dogs (o, come è stato detto, Bubblegum Rock’n’Roll). Dalla loro c’è un che di danzereccio che non guasta e ricorda un po’ il Rocky Horror Picture Show (avete presente la “Warp Time Dance”?). Non sorprende dunque che abbiano partecipato al progetto, oltre al già menzionato Henriksen, Glenn Glitter dei Twistaroos (basso) e Ole Nesset degli Høygir (batteria). La pornodiva non spicca per particolari doti canore, ma si sa vendere bene: melodie orecchiabili, ritornelli (power) pop e vocina provocante, in sintonia col suo visino da monella mangiauomini. Un modo di fare che ben si sposa col tema più gettonato nei loro testi: il sesso, of course, affrontato senza scendere nell’osceno, semmai con maliziosa ironia. Siamo sicuri che sentirli suonare dal vivo e vedere le conturbanti movenze delle loro front-woman sia uno spasso. Purtroppo l’album difficilmente si riascolta più di una decina di volte: le quattordici tracce sembrano fatte con lo stampino (e meno male che il cd ha una durata di una quarantina di minuti scarsi…), inoltre la loro ostentata leggerezza finisce per torcerglisi contro. È pur vero che ci sono due attenuanti:

1. si tratta, per usare un’espressione di Satie, di “musica d’arredamento” che si accontenta di fare da sottofondo (magari ad una festa del sabato sera);
2. è una musica che non si pone altri obiettivi, se non quello di divertire. E in fondo non è la stessa Caroline a definirsi una good time girl?

Insomma, diamole un 6 e non se ne parli più.

Tracklist

01. Are You Ready
02. Toughen Up
03. Make Out With You
04. Chocolate Ice Cream
05. Wine Me, Dine Me
06. I Wanna Dance With You
07. The Punk
08. Bad All Over
09. Gonna Get That Boy
10. Its Cool To Rock
11. Lets Do It
12. Pick It Up
13. Gimme Gimme Gimme
14. Wow Wow Wee