BUIOINGOLA, Demo 2012

Buioingola

L’apertura di questo interessante debutto vede “schierato” addirittura Giuseppe Ungaretti, i cui versi (declamati in prima persona e qui ripresi e campionati da una vecchia registrazione) vanno a sposarsi in maniera perfetta con le tinte nere e le bordate di distorsione sofferta care ai Buioingola, progetto a cavallo tra post-hardcore e sludge, dilatazioni drone e attitudine iconoclasta crust, il tutto rallentato e tirato fin quasi a spezzarsi, grondante negatività, privo di qualsivoglia luce alla fine del tunnel. “La morte si sconta vivendo” afferma il poeta e la formazione attiva tra Viareggio, Pisa e La Spezia sembra cercare il miglior modo possibile per rendere in note questo verso, con un occhio alle nuove frontiere del postcore più estremo e uno alla sperimentazione, senza mai dimenticare un approccio dissacrante che ne stemperi velleità e derive pretenziose di sorta. Altro indizio importante per comprendere l’immaginario di riferimento appare l’altro sample presente lungo queste tre tracce, quello del lynchiano Lost Highway, unica voce presente sulla strumentale “Tra Questa E L’Altra Scena”. Niente male come debutto per una realtà nata nel 2011 e già al lavoro su nuova musica con cui dargli seguito, magari con il supporto di una o più label abbastanza coraggiose da puntare su una proposta che non fa nulla per alleggerire la cappa plumbea che ricopre ogni singola nota, quasi si trattasse di un dolente canto funebre per un’umanità senza vie di fuga… se non la morte, ovviamente. Nulla da aggiungere, niente da obbiettare, c’è ancora qualche angolo da smussare e qualche dettaglio andrebbe rifinito, ma l’insieme colpisce il bersaglio e  lascia il segno, soprattutto per la scelta di andare fino in fondo senza paura di risultare eccessivamente ostici o di perdersi per strada qualche ascoltatore. I tempi degli happy hour sono (per fortuna?) finiti.