BLOOD INCANTATION, Starspawn

Blood-Incantation

E giungono all’esordio sulla lunga distanza i Blood Incantation, gruppo di Denver di cui si era cominciato a parlare grazie a un ep uscito sempre su Dark Descent, etichetta che, dopo una breve pausa, sembra di nuovo molto attiva. Il disco si apre con un riff cadenzato in pieno stile Morbid Angel, ma dopo poco comincia a emergere uno stile chitarristico discretamente estroso (estroso è anche Trey Azagthoth dei Morbid Angel, ma in maniera diversa). Pur restando intellegibile, il suono dei Blood Incantation è piuttosto “affogato”, un po’ la regola delle nuove leve dei gruppi death metal più cult, si pensi a Dead Congregation o Portal. Riverbero a palate comunque… Anche i temi trattati appartengono a quel filone cosmico/metafisico, non so come meglio definirlo, che pare stia facendo parecchi proseliti, si vede che le facoltà di filosofia abbondano di appassionati di metal estremo negli ultimi anni (sono ironico, eh). I pezzi si snocciolano passando attraverso parti lente ed atmosferiche e altre più brutali: sono proprio le prime quelle a colpire maggiormente, specialmente per gli sforzi chitarristici di cui sopra. Spettri dei Morbid Angel, come si diceva, appaiono spesso e volentieri, ma devo dire che i Blood Incantation riescono a far emergere una propria identità e sono sicuro che verranno apprezzati da molti.