BIG BUSINESS, Battlefields Forever

BIG BUSINESS, Battlefields Forever

Visti qualche anno fa di supporto ai Melvins, ai quali continuano a essere più che affini, non a caso ne sono stati in pratica la sezione ritmica. La comunione d’intenti è insomma pressoché totale, compresi quelli stilistici: i Big Business non hanno certo la stessa storia dei loro amici alle spalle, ma a entrambi i gruppi piace far casino sul palco, e questo è quello che conta per davvero. Ora la francese Solar Flare (specializzata in un certo tipo di suoni, vedi la presenza in catalogo di Pigs e American Heritage) rimette in circolo questo disco uscito negli Stati Uniti solo un paio di anni fa per l’etichetta personale della band, la Gold Metal Records. L’occasione è comunque ghiotta, anche perché di gente appassionata e diretta come loro ce n’è poca in giro. La matrice è quella che ben conoscete, se siete nostri lettori: hard rock tosto (“Chump Chance”) con voce fiera e chitarre pesanti al confine con lo slugde, il tutto però sempre abbastanza “orecchiabile” (“Battlefields” ed “Heavy Shoes”) e mai troppo invasivo (la finale “Lonely Lyle” è interessante nel suo riuscito afflato melodico). Più in generale, una volta assuefatti al loro tiro rock, i pezzi sembrano un tutt’uno, seppur “Doomsday, Today!” ed “Our Mutant” siano telluriche come poche. Per fan di Melvins, ovvio, e Helms Alee, Thin Lizzy e i Grand Funk Railroad più granitici.