ATRIARCH, Ritual Of Passing

Ritual Of Passing

Definirsi blackened death-rock potrebbe apparire ai più una boutade da ufficio promozionale in vena di originalità a tutti i costi, eppure per gli Atriarch la definizione calza come un guanto. Basta, infatti, premere il tasto play per ritrovarsi in una versione estremizzata dei Christian Death epoca Only Theatre Of Pain, con la voce che gioca la sua sporca parte per rendere quest’immagine ancora più vivida. Così, dopo il blackened core, spunta una nuova etichetta di cui si sentirà di sicuro parlare in futuro e che sembra aver trovato negli Atriarch i suoi paladini perfetti: malvagi, oscuri, cantilenanti, claustrofobici, sepolcrali, stranianti proprio come da copione e quanto mai convincenti nell’offrirsi all’ascoltatore in guisa di anime desinate alla dannazione eterna. Se poi si appartiene alle schiere dei puristi ad oltranza (di un genere o dell’altro poco conta), questo torrente melmoso e ossianico di note dense come la pece potrebbe scalfire la corazza o al contrario irritare a morte, dipende solo da come viene preso e da quanta voglia di mettersi in gioco senza pregiudiziali di sorta si ha in dotazione. Certo è che la voglia di combinare i vecchi ingredienti in maniera differente non manca alla formazione di Portland, così come non sembra difettarle una buona dose di teatralità nel suo modo di porsi al pubblico, ma il giro di giostra vale il biglietto e si fa apprezzare per la sua tenuta costante. Ciò che manca, piuttosto, per raggiungere il climax e sbancare il tavolo è quel certo non so che capace di superare la mera somma matematica delle parti, così da generare un vero e proprio ibrido che di esse muti l’essenza e le renda altro da sé. Per ora, del resto, si potrebbe anche far finta di nulla: Ritual Of Passing fa il suo compito e colpisce nel segno, porta al parossismo l’incesto tra i generi “neri” per definizione e dà vita ad una contaminazione dagli esiti decisamente interessanti. Cosa ne scaturirà in futuro è materia di scommesse che andiamo tosto ad aprire.


Tracklist

01. Parasite
02. Prayer
03. Altars
04. Altruist
05. Offerings
06. Cursed
07. Outro (Lucifer Speaks With Death)