ARRAKIS, Ammu Dia

ARRAKIS, Ammu Dia

Arrakis è una stella della costellazione del Dragone, ma è anche il nome del pianeta meglio conosciuto come Dune dell’omonimo ciclo di Frank Herbert. In questo caso assume una terza connotazione, che con il cosmo resta comunque ben collegata: quella di un power trio proveniente da Salonicco dedito a uno psych-stoner strumentale e dai chiari rimandi spacey. Detta così suona come una leccornia per appassionati di simili sonorità, il che è in parte vero, visto che la scrittura della band ha un buon tiro e si basa su spirali sonore avvolgenti, lascia spazio a divagazioni strumentali dai colori caldi e ha un forte gusto settantiano in grado di riannodare le fila con la migliore tradizione psichedelica. Ciò che, al contrario, lascia un po’ a desiderare è il suono a tratti troppo scarno e la mancanza di fluidità che in qualche modo impedisce il compiersi della magia, colpa soprattutto di una batteria un po’ troppo legnosa e poco dinamica che non coinvolge come dovrebbe e frena la corsa tra le stelle. Probabilmente con un suono meno secco del rullante e un maggiore riverbero le cose sarebbero andate meglio, ma allo stato dei fatti il giudizio, altrimenti pienamente positivo, resta in sospeso in attesa di sviluppi futuri. Per il resto le idee interessanti ci sono e non si fatica a lasciarsi andare cullati dalle divagazioni cosmiche orchestrate dal trio. Ancora un piccolo sforzo nel rifinire il tutto e l’obbiettivo sarà centrato.