ALEX DURLAK, Seconds

Durlak abita in Canada, dove ha sede anche l’etichetta Komino che pubblica Seconds, ultimo pannello di un trittico di uscite (Catalyst, per l’avventura editoriale a 360° di Durlak Standard Form, e Lowing, per la net label Audio Gourmet). Stiamo parlando di un’unica traccia di venti minuti basata su di un’improvvisazione chitarristica di Alex, da egli stesso processata in tempo reale.

Non si può dire male di questo breve lavoro, una massa gassosa che si espande e si contrae a seconda dell’estro del proprio esecutore, ma forse bisognerebbe pensare di unire i tre episodi, così da permettere subito a tutti di avere una visione più ampia dell’estetica del progetto (tra Bandcamp per Catalyst e net label per Lowing, chi vuole può già farsi un’idea generale in un paio di click). Comunque, indipendentemente dal fatto che uno in Seconds ci voglia vedere/sentire le varie sperimentazioni del passato o trovare punti in comune con l’ambient shoegaze (dronegaze) di questi anni, il pensiero prevalente durante l’ascolto è che ci sia bisogno di salire ancora un gradino in termini di originalità, perché le uscite di questo tipo sono davvero tante/troppe, specie se consideriamo che il bacino d’utenza del genere è già molto ridotto e non può essere attento a tutto. Inoltre, fatto il confronto con alcuni nomi più grossi, nonostante si rischi di essere soggettivi oltre il lecito, si ha l’impressione che in questo Seconds servirebbe anche un po’ di emozione, positiva o negativa che sia.

Tracklist

01. Seconds