AGE OF COLLAPSE + CONTRASTO + BLACKDUST HERESY, 1/6/2014

Age Of Collapse

Ancona, Glue-Lab.

A soli due giorni dalla nostra serata in compagnia di Grime e Hogzilla, il Glue-Lab ha ospitato un altro evento speciale: la chiusura del tour Europeo degli Age Of Collapse di San Diego, più di venti date con partecipazione al Deathfest della label Alerta Antifascista (l’anno passato c’eravamo anche noi). Il concerto vede sul palco anche due formazioni italiane, i thrasher Blackdust Heresy e i veterani Contrasto, fautori di un hardcore impegnato e dal forte impatto. La varietà del menù permette al pubblico di confrontarsi con tre approcci differenti eppure capaci di integrarsi perfettamente all’interno di un’occasione in cui lo stare insieme e il fattore conviviale non hanno stemperato di una briciola il peso specifico delle proposte.

Ad aprire tocca ai Blackdust Heresy, che potremmo far rientrare senza difficoltà nel filone bandana-thrash per il loro mix di riff serrati e stacchi ricchi di groove, velocità e parti ritmate e dal piglio anthemico. Nonostante i sei anni di esistenza, la band è passata attraverso vari stand by e cambiamenti, fino ad approdare alla formula attuale, con cui ha prodotto una demo in free download sulla sua pagina Reverbnation.

Dopo di loro tocca ai Contrasto, nome noto a chi segue da vicino la scena hardcore e garanzia di impegno in prima persona, non solo in campo musicale. La loro è una storia che va avanti dal 1996 e si avvicina a toccare i vent’anni sulle barricate, un percorso fuori dal coro per portare sui palchi un’attitudine che si manifesta anche nell’intrecciarsi tra parole e suoni durante il concerto. I presenti dimostrano di conoscere bene il repertorio della formazione di Cesena e ricambiano senza risparmiarsi l’energia trasmessa, perché in fondo il senso dell’hardcore sta proprio in questo inter-scambio e nell’annullamento delle distanze tra musicisti e pubblico.

Come si diceva in apertura, questa è l’ultima data del tour europeo per gli Age Of Collapse, ma non sembra proprio che la band accusi la stanchezza pregressa. Il loro è un bell’esempio di come si possa mantenere la voglia di imprimere il segno dopo venti giorni di “van” e altrettante date a spasso per una decina di nazioni, in parte in compagnia dei Ruins. La proposta della formazione americana appare decisamente cambiata rispetto agli esordi, da una parte meno diretta e influenzata dal crust, ma dall’altra di certo più incisiva grazie all’introduzione di una forte componente atmosferica e di inserti metal e screamo, per una miscela sfaccettata che aveva cominciato a farsi strada già in Burden Of Beast e assume oggi piena forma nell’ep Deteriorate di prossima uscita (free streaming su Cvlt Nation). Gli Age Of Collapse appaiono particolarmente in forma e focalizzati, accettano – come ormai immaginerete – la richiesta di bis finali, chiamati a gran voce da un pubblico che dimostra di aver gradito anche il loro nuovo corso. Nulla da eccepire, un weekend simile ce lo ricorderemo per un bel pezzo.