AA.VV., Nostra Signora Delle Tenebre

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La pugliese Backwards (Control Unit, Aidan Baker, Claudio Rocchetti, Mike Cooper), costola della vecchia A Silent Place (Jennifer Gentle, Fabio Orsi, My Cat Is An Alien), si prende la briga di riunire un bel po’ di nomi del nostro underground, che si danno da fare per rendere omaggio ad alcune delle colonne sonore (spesso le più che oscure e di serie Z) del nostro ricco passato cinematografico. Evidente l’enorme eredità lasciataci dai vari Morricone, Donaggio, Fidenco, e anche da Ortolani, e Frizzi, Rota, Macchi… tanto che restano tracce in molte delle colonne sonore di oggi. Per fare un nome, il solito: Quentin Tarantino. A noi interessa in questa sede provare principalmente a capire se di riletture efficaci (e sincere ed appassionate) trattasi, quindi andiamo con ordine: i pezzi selezionati sono interessanti, alcuni piuttosto singolari – si pesca addirittura la romana “Cento Campane”, cantata qui dai misteriosi Maria Celeste e presa da “Il Segno Del Comando”, sceneggiato Rai dei primi Settanta – e “in linea” con quanto espresso da molte delle band coinvolte (parliamo di immaginario e retroterra culturale condiviso, ovvio). Per fare un esempio: uno come Gianni Giublena Rosacroce sembra essere a suo agio con “Incubo Sulla Città Contaminata” di Stelvio Cipriani (il film era di Umberto Lenzi, quello di “Milano Odia: La Polizia Non Può Sparare” e “Mangiati Vivi”). Si fanno notare poi le atmosfere macabre degli OvO con la notevole “Nuda Per Satana” di Alberto Baldan Bembo (la pellicola era del misconosciuto Luigi Batzella), riproposta pure dagli Heroin In Tahiti, che non a caso sguazzano con grande sicurezza tra queste note dolorose. Molto in sintonia col compositore (Ennio Morricone) la riproposizione di “The Thing” dei pesi massimi Mamuthones (forse il pezzo più affascinante dell’intera raccolta), passando per i Jennifer Gentle, che si misurano con l’impenetrabile bellezza di “Chanson De La Nuit” di Egisto Macchi (la trovate nel suo Voix), mentre i cugini Slumberwood omaggiano riverenti la mitizzata “Toby Dammit” del grande Nino Rota (evidente la storica propensione per la melodia del compositore caro a Federico Fellini), languida e mortifera al contempo. Sempre minacciosi i Father Murphy con la breve “L’Alba Dei Morti Viventi”, in origine dei Goblin, e stranamente “nervosi” i Cannibal Movie, che prendono per i capelli il cadavere della malinconica “Sans Espoir” di Bruno Nicolai (il film, uscito nel 1973, era della ex moglie di Jean-Louis Trintignant, Nadine), mentre i Second H. Sam rendono languida e sottilmente sensuale “Gli Ultimi Cannibali” di Nico Fidenco, e va detto che centrano il bersaglio. I Lay Llamas, invece, se ne escono con una versione ancor più scanzonata della, in origine notevole ed acquatica, “Palude” (del compositore Luciano Michelini per Sergio Martino), mentre gli Edible Woman calcano la mano con le chitarre possenti di “Magic & Ecstasy”, e non è un caso, visto che il film è statunitense (il minore “L’Esorcista II – L’Eretico” di John Boorman, per la cronaca) e ricco di suoni cosi ridondanti che da quelle latitudini adorano e che, ad esempio, l’accoppiata Patton / Fantômas ha fatto “propri”.

Doppio vinile per incalliti appassionati e collezionisti, che sanno muoversi tra musiche (e pellicole) meno ammuffite dal tempo di quanto si possa ancora pensare.

Tracklist

Side 1

01. Nuda Per Satana (Heroin In Tahiti)
02. Palude (Lay Llamas)
03. Gli Ultimi Cannibali (Second H. Sam)
04. Tourist Trap (Lamusa)

Side 2

05. Magic & Ecstasy (Edible Woman)
06. Sette Note In Nero (Mai Mai Mai)
07. Chanson De La Nuit (Jennifer Gentle)
08. Toby Dammit (Slumberwood)

Side 3

01. The Thing (Mamuthones)
02. Incubo Sulla Città Contaminata (Gianni Giublena Rosacroce)
03. L’Aldilà (Beautiful Bunker)

Side 4

04. Sans Espoir (Cannibal Movie)
05. L’Alba Dei Morti Viventi (Father Murphy)
06. Nuda Per Satana (OvO)
07. Cento Campane (Maria Celeste)