Il 14 gennaio c’è il Bronson Recordings Festival

Riceviamo e pubblichiamo.

bronson-pr

Bronson Recordings Festival

con
Confrontational, Sunday Morning, Istvan, Elm

sabato 14 gennaio 2017

BRONSON

Inizio ore 21.30 – Ingresso 5 euro (2 € +dp in prevendita su www.vivaticket.it)

Bronson Recordings festeggia nella propria casa le uscite del 2016, raccogliendo tutti i suoi artisti per un’unica serata: le atmosfere retro-wave di Confrontational, i “classy tunes” dei Sunday Morning, le nebbie heavy psych degli Istvan, il math rock dei misteriosi ELM (da Cuneo).

Confrontational

Melodie ombrose immerse tra schermaglie accattivanti di tastiere, il moog che sgranocchia i talloni, l’incedere da dancefloor calpestato col ghigno insidioso, insomma un tuffo carpiato all’indietro nel neon amniotico degli 80s. A Dance Of Shadows, lp di debutto per CONFRONTATIONAL, è stato classificato da NewRetroWave.com fra i TOP 10 ALBUM del 2015.

Sunday Morning

Let It Burn si presenta come una raccolta ideale di brani romantici e sonorità dal sapore di West Coast, perfette per accompagnare una serata in veranda. Attiva dal 1998 e nota per aver aperto in tour a band del calibro di The National, Karate, Yuppie Flu e Archie Bronson Outfit, la band riesce a unire la scuola power-pop alla tradizione folk-rock “Americana”. Quella dei Sunday Morning è sempre stata una formula molto originale che sfugge alle classiche definizioni, a cavallo in maniera traversale tra indie-rock d’annata, momenti post-rock, sperimentazione, fasi corali e songwriting dei grandi maestri. Il disco della band, che di recente si è esibita a Unaltrofestival, è stato pubblicato anche in vinile il 21 dicembre.

Istvan

Istvan è un nome proprio ungherese dal fascino oscuro e arcano, che si sposa alla perfezione con l’immaginario da cui nasce il loro concept ispirato al “Pellegrino Cherubico”. Tra metafisica, panteismo e spiritualità cristiana, incombono i fantasmi di Earth, Om ed Earthless, aleggia lo spirito di Black Sabbath e una reminiscenza di Slint, e ancora quello del vate John Fahey, nell’intermezzo “Stonemill” che divide il disco in due e regala una fugace ascesi acustica. I tre gravitano attorno alla scena punk/hardcore/screamo di Forlì, ma presto si defileranno per perdersi tra le nebbie.

ELM

È al lato oscuro del Texas che si ispirano gli ELM, band misteriosa originaria di Cuneo. Il loro ep di debutto, uscito il 2 novembre per Bronson Recordings, contiene cinque schegge di noise rock tirato e pesante, in cui riff di chiara impronta southern, tra la fanghiglia delle paludi di New Orleans e il blues di piombo dei Jesus Lizard.

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